Giusi Zanichelli
Il progetto
Già da tempo, nella mai qualità di presidente della Commissione Cultura, visto l’interesse che aveva suscitato presso i soci del Rotary Club Parma e, più in generale, della città il restauro della pala di Girolamo Mazzola Bedoli, conservata nella chiesa di San Sepolcro e raffigurante la Vergine con Bambino, san Giovannino e angeli, avevo indagato la possibilità di individuare un altro insieme di alto profilo culturale, ma caduto nell’oblio e in attesa di essere restaurato e valorizzato. In questa ricerca è stato prezioso il consiglio di Lucia Fornari Schianchi, già Soprintendente ai Beni Storico-artistici e Ambientali per le province di Parma a Piacenza, che, grazia alla sua approfondita conoscenza del nostro patrimonio culturale, ha discusso con me alcuni possibili ambiti di intervento.
Tra le varie proposte, mi aveva colpito la particolare situazione dell’Aula dei Filosofi ubicata nella sede della Università degli Studi di Parma, certamente l’ambiente più prestigioso dell’Ateneo, anche se troppo spesso declassato ad aula di lezione, la qual cosa comporta la presenza di un ampio schermo che cela in parte le opere ivi conservate.
L’apparato decorativo dell’ambiente comprende nove grandi quadri ovali inseriti entro cornici di stucco, sui lati nord, est e sud, e una grande pala tra due ovati con Annunciata e Angelo Annunciante e due Angeli lignei, sul lato ovest. I nove ovati, raffiguranti figure e scene dell’Antico e Nuovo Testamento e dei Vangeli Apocrifi, furono dipinti da Clemente Ruta (1685-1767) tra 1720 e 1730 e dovevano appartenere ad ambienti diversi. Infatti, in origine la sala, detta della Penitenza, faceva parte del palazzo dei Gesuiti presso San Rocco e doveva avere un arredo differente; l’attuale sistemazione risale, per quanto concerne questi tre lati, al 1792, quando i Gesuiti furono riammessi in città, dopo essere stati espulsi nel 1768. In quella occasione furono realizzati anche gli stalli lignei e il banco sul podio. Molto più recente è la sistemazione del lato ovest, che raggiunse l’attuale conformazione solo nel 1960.
Sia i dipinti del Ruta, solo recentemente analizzati, sia gli arredi del lato ovest, mai pubblicati, recavano tracce evidenti di manomissioni anche recenti, tali da rendere auspicabile un rapido intervento. Ho interpellato dunque due restauratori per avere una idea della spesa comportata dall’intervento di restauro nelle varie parti dell’insieme.
Nell’annata rotariana 2022-2023, nella quale ho avuto l’onore di servire come presidente del Rotary Club Parma, ho inserito il progetto nel piano triennale, dopo averlo discusso con il presidente incoming Andrea Errera e con l’eletto Alberto Bordi, e quindi lo ho sottoposto all’approvazione del Consiglio Direttivo. Espletati questi passaggi con esito positivo, ho firmato, grazie alla fondamentale collaborazione di Andrea Errera, la convenzione con l’Università degli Studi di Parma nella persona dell’allora Rettore Paolo Andrei, stabilendo come prima tranche dei lavori l’intervento di pulitura dei due angeli lignei e della grande pala centrale. Dato l’elevato costo dell’operazione ho potuto contare sull’aiuto di due generosi finanziatori: il prof. Pier Luigi Azzali, che ha provveduto a finanziare il restauro degli angeli, e la dott. Renée Bormioli, che ha sostenuto la spesa per la pala. I lavori sono iniziati nel marzo del 2023 e si sono conclusi il 30 giugno dello stesso anno.