Ennio Paladini, imprenditore nel settore della grande distribuzione, è il nuovo presidente del Rotary Parma. L’insediamento si è tenuto nei giorni scorsi nella sontuosa cornice del Castello di Felino, dove gli oltre cento soci del più antico sodalizio associativo rotariano della provincia si sono riuniti insieme a familiari ed autorità, per salutare il presidente uscente, Franco Zanardi e applaudire la cerimonia di consegna del “collare” per la stagione 2017-2018.
Dopo il saluto del presidente uscente Zanardi, che ha voluto racchiudere anche in un video i momenti salienti della propria esperienza, culminata con il “regalo” di un nuovo sito internet del Rotary (www.rotaryparma.it) che sarà lanciato ufficialmente a breve, il neo presidente Paladini ha presentato la sua squadra, il programma e i “service”, ovvero le attività di solidarietà e sostegno sociale, che caratterizzeranno l’annata del Rotary Parma. Il motto scelto da Paladini, “Servire il Rotary per aiutare il prossimo e migliorare la società”, ben si adatta al lungo elenco di iniziative che dal mese di settembre vedranno alternare cultura, economia, turismo e volontariato. Oltre al nuovo bando per il premio Verdi e la consegna a una firma illustre del giornalismo per il premio Molossi, continuerà il progetto delle adozioni a distanza e, come detto da Paladini “avremo un service a favore della Casa famiglia di Castelguelfo che accoglie bambini ed adolescenti affidati dal tribunale dei minori e dedicheremo un service alla conservazione dei beni artistici locali”. A proposito di arte e cultura, prevista anche una visita alla mostra dei Longobardi a Pavia mentre altri appuntamenti sono in via di definizione.
Oltre all’assistente del Governatore, Stefano Spagna Musso, il past president Franco Zanardi e il presidente incoming Gianpaolo Lombardo, Paladini avrà al suo fianco Leonardo Farinelli (segretario), Vittorio Brandonisio (prefetto), Francesco Albertini (tesoriere), i consiglieri Ruggero Cornini, Dante Corradi, Corrado Giacomini, Varisto Preti, Fausto Quintavalla, Sara Rainieri e Francesca Vezzalini oltre ai presidenti della varie commissioni: Stefano Vettori (amministrativa), Antonio Maselli (fondazione Rotary), Giovanni Bertora (effettivo), Aldo Agnetti (progetti), Lelio Alfonso (pubbliche relazioni), Giusi Zanichelli (cultura), Daniela Romagnoli (premio Verdi), Giuseppe Rodolfi (agroalimentare), mentre lo stesso Paladini guiderà la commissione per il premio Molossi. A completare il “team”, il delegato Rotary per il Rotaract, Giovanni Pellegri e la presidente del Rotaract Club Parma, Carlotta Pellegri. E proprio ai giovani del Rotaract è stato dedicato da Paladini uno dei passaggi più applauditi del suo intervento: “Oltre a rafforzare il club, con l’ingresso di nuovi soci, intendo rafforzare il Rotarct, quel Rotaract che si è sempre distinto per serietà ed impegno anche a livello distrettuale e che costituisce e costituirà un patrimonio per il nostro club. Con loro effettueremo un service a favore delle persone disabili aderendo al Progetto Distrettuale BarrieRact”. A proposito di nuovi soci, la serata del passaggio delle consegne è stata anche l’occasione per l’ingresso di un nuovo rotariano, il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, presentato dal “padrone di casa”, Marco Alessandrini. Bertinelli, nel ringraziare i soci per l’accoglienza e il coinvolgimento, ha assicurato il proprio impegno per portare anche nel Rotary Parma l’amore per il territorio, la qualità e la cultura dell’alimentazione come valore. Tre i Paul Harris, la massima onorificenza rotariana, dati ad altrettanti past president del Rotary fondato nel 1925: Gianluigi De Angelis, Alessandro Mangia ed Antonio Maselli.
Salutando i convenuti, e ringraziando in particolar modo il socio che lo volle tanti anni fa nel Rotary Parma, Roberto Cavazzini, Paladini si è soffermato su un pensiero del fondatore della “Ruota”: “C’è un pensiero di Paul Harris al quale sono particolarmente d’accordo: Il nostro fondatore diceva che “lo scopo del Rotary è quello di concentrarci sulle questioni in cui i membri sono d’accordo piuttosto che su quelle dove non c’è condivisione”. Credo sia davvero questo che unisce le persone, donne e uomini, che fanno parte di questo service. Essere uniti nei valori e nei progetti e fare in modo che diventino sempre più grandi e condivisi”. Sicuramente il clima che si respirava l’altra sera al Castello di Felino era la risposta migliore all’auspicio di Paul Harris.