Il “Giorno della Memoria” 2020
Celebriamo, seppur due giorni dopo, il “Giorno della memoria delle vittime dell’olocausto”, istituito dall’assemblea generale delle Nazioni Unite a partire dal 2005, affinché il 27 gennaio, annualmente, se ne facesse memoria.
In questo giorno del 1945, i soldati dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento nazista di Auschwitz, mostrando al mondo l’orrore della Shoah, vale a dire la sistematica eliminazione degli Ebrei d’Europa, e non solo di loro.
Non è un caso che il termine Shoah stia ad indicare “catastrofe” e sia utilizzato per riferirsi allo sterminio nazista. Shoah è una parola ebraica che richiama un sacrificio biblico: con esso si voleva dare un senso alla morte, un senso ad una incontenibile tragedia.
Inoltre, con il termine ebraico è nato anche quello di “genocidio”, una forma di eliminazione di massa che, purtroppo, ha sempre fatto parte della storia, ma mai è stata come quella avvenuta nei campi di concentramento nazisti.
Le violenze e le brutalità subite dai prigionieri ebrei e non ebrei arrivarono a tal punto che, come testimonia un sopravvissuto, “la pietà umana non ci apparteneva più, ce l’avevano rubata. Non ci importava più di nulla. Nemmeno delle sofferenze dei compagni di sventura”.
Nei vari lager furono internate e uccise sei milioni di persone e più di un milione erano bambini, anche piccoli e piccolissimi.
Questo giorno va celebrato, non va dimenticato. Ricordare l’olocausto e tutte le stragi di popolazioni intere ha un senso se ciascuno di noi intende per celebrazione “un percorso di formazione, di crescita e di riflessione per migliorare”, significa tramandare le testimonianze dei sopravvissuti, i racconti, i documenti e la storia che devono essere le fonti utili non solo per il presente, ma anche per le generazioni future che, a loro volta, avranno il compito di “tramandare” un orrore storico.
Solo la conoscenza razionale delle cause che hanno originato tanto orrore e gli sviluppi che esso ha comportato può far capire all’uomo l’entità di questa tragedia e potrà fare in modo che tutto questo non si ripeta mai più.