Restauro della tavola rappresentante Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli di Girolamo Mazzola Bedoli, attualmente collocata nella sagrestia della chiesa di San Sepolcro in Parma.
La «tavola assai grande», secondo la definizione del Vasari, fu commissionata per 50 scudi d’oro nel 1556 per la cappella, la prima a destra entrando, del giureconsulto Francesco Cusani nella chiesa di San Sepolcro ed ivi rimase fino al trasferimento nel 1830 nella prima cappella a sinistra e infine nella sagrestia. L’esecuzione fu affidata a quello che era in quegli anni il più importante pittore parmense, Girolamo Mazzola Bedoli (1500-1569), cugino acquisito del Parmigianino, «che imitò la maniera di lui con molto onore»; oltre aver lavorato per le maggiori comunità religiose parmensi (San Francesco del Prato, Cattedrale, Steccata, San Giovanni) e aver ottenuto prestigiosi incarichi a Mantova e a San Benedetto al Polirone, il pittore ricevette molte commissioni private per quadri devozionali. La tavola con Madonna, con Bambino, san Giovannino e angeli in particolare si distingue per l’intimità domestica, la dolcezza del paesaggio e l’aira di sereno raccoglimento che ispira il dialogo sommesso dei protagonisti, avvolti nel magico sussurro del fogliame circostante.
Nonostante non abbia subito eventi traumatici, la tavola fu sottoposta a restauro nel 1772, ma versava ancora in precarie condizioni per la caduta di colore nel 1830; fu nuovamente restaurata quando fu esposta alla grande mostra sul Correggio, svoltasi a Parma nel 1935.
L’operazione finanziata dal Rotary Club Parma si propone di eseguire una indagine scientifica per appurare, con metodi non invasivi, l’attuale condizione del dipinto e mettere in sicurezza il manufatto, rimuovendo le cause di deterioramento immediato, al fine di proteggere e conservare per le future generazioni una delle più importanze testimonianze storico-artistiche della nostra città.